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Roma, Liberazione, 1944
€ 59,00
LIBERAZIONE, ROMA, 1944 (Agenzia Farabola). Fotografia stampata dal negativo originale, in bianco e nero, su carta glicée fineart Hahnemüle Baryta Satin 300 gr. Edizione limitata e numerata con certificato di autenticità. ROMA, 4 GIUGNO 1944. Seconda Guerra Mondiale - Liberazione. Dopo l’ingresso delle truppe alleate nella capitale, i cittadini romani assistono alla sfilata in piazza Venezia dei reparti del Corpo Italiano di Liberazione inquadrati nelle Armate Anglo-Americane.
Alberto Ascari su Ferrari, Gp di Monza, 1952
ASCARI SU FERRARI, GP DI MONZA, 1952 (Adolfo Porry Pastorel, Agenzia Farabola). Fotografia stampata dal negativo originale, in bianco e nero, su carta glicée fineart Hahnemüle Baryta Satin 300 gr. Edizione limitata e numerata con certificato di autenticità. MONZA, 7 SETTEMBRE 1952. Alberto Ascari, pilota della Ferrari 500 F2, vince a Monza il Gran Premio d’Italia e con 36 punti conquista il titolo mondiale di Formula 1. Tutte le prime quattro posizioni della classifica finale sono occupate da piloti del cavallino rampante: secondo è Giuseppe Farina (24), terzo Piero Taruffi (22), quarto lo svizzero Rudi Fischer (10, parimerito col britannico Mike Hawthorn, Cooper-Bristol). Nell’ultima prova il neo campione del mondo ha preceduto l’argentino Jose Froilan Gonzalez (Maserati) e Luigi Villoresi, altro pilota della Ferrari.
Proteste in Triennale, Milano, 1968
€ 54,00
PROTESTE IN TRIENNALE, 1968 (Agenzia Farabola). Fotografia stampata dal negativo originale, in bianco e nero, su carta glicée fineart Hahnemüle Baryta Satin 300 gr. Edizione limitata e numerata con certificato di autenticità. MILANO, 22 GIUGNO 1968. Squadre di operai e arredatori stanno lavorando per cancellare le tracce dell’occupazione dei «contestatari globali», che hanno costretto gli organizzatori a sospendere la Triennale dopo l’inaugurazione di giovedì 30 maggio. Un centinaio di artisti e studenti di Brera, ai quali si erano mescolati numerosi elementi filocinesi, avevano infatti occupato i locali della Triennale. I loro cartelli recavano scritte come: «Violenza, non decorazioni, per cambiare la società» oppure «Basta con le Triennali fasciste». L’occupazione è durata dalla sera del 30 maggio al mattino dell’8 giugno, costringendo gli organizzatori a sospendere la manifestazione artistica che riprenderà domani, 23 giugno. Sporcizia e disordine erano tali che il solo lavoro di ripulitura è costato circa cinque milioni di lire.
Collaudo in Campidoglio, 1939
COLLAUDO IN CAMPIDOGLIO, 1939 (Agenzia Farabola). Fotografia stampata dal negativo originale, in bianco e nero, su carta glicée fineart Hahnemüle Baryta Satin 300 gr. Edizione limitata e numerata con certificato di autenticità. ROMA 21 NOVEMBRE 1939. Potenza dei nuovi veicoli autarchici. Sulla scalinata del Campidoglio, collaudo di automobili funzionanti a gassogeno-ardito.
Silvio Piola, 1951
SILVIO PIOLA, 1951 (Agenzia Farabola). Fotografia stampata dal negativo originale, in bianco e nero, su carta glicée fineart Hahnemüle Baryta Satin 300 gr. Edizione limitata e numerata con certificato di autenticità. NOVARA, 18 GENNAIO 1951. Silvio Piola durante l’allenamento. Nato a Pavia il 29 settembre 1913, «per molti è il più grande calciatore italiano di tutti i tempi, di sicuro è quello che ha segnato il maggior numero di gol: 290 in 566 partite di serie A» (Enciclopedia dello Sport – Calcio, Treccani 2002). Esordio in serie A sedicenne, il 16 febbraio 1930 a Bologna, «sottile come uno stambecco» dovette imparare alla svelta a farsi rispettare. Dopo cinque campionati con la Pro Vercelli (127 presenze, 51 gol), già promesso all’Ambrosiana Inter, Piola passò alla Lazio per «i decisi interventi di un dirigente del Partito Fascista, Paolo Martinelli, e del generale Vaccaro, presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio (entrambi laziali)» (Enciclopedia dello Sport Treccani). Ingaggiato per 250.000 lire (stipendio 5.000 lire), divenne subito (1934/1935) il leader della squadra biancoceleste e il 24 marzo 1935 a Vienna esordì in nazionale al posto dell’infortunato Giuseppe Meazza, segnando la doppietta con cui gli azzurri ottennero la prima vittoria in casa dell’Austria (2-0). Capocannoniere del campionato 1936/1937 (21 reti), Piola fu grande protagonista ai Mondiali di Francia vinti nel 1938 dagli azzurri. Di nuovo capocannoniere nel 1942/1943 (21 reti), nel dopoguerra passò alla Juventus: 16 reti nel campionato 1945/1946, 10 nel 1946/1947, dato per finito fu mandato al Novara, in serie B. Trascinata la squadra alla promozione, giocò altri 6 campionati nella massima serie, segnando 70 reti e meritandosi, ormai alla soglia dei 39 anni, una clamorosa ultima apparizione in maglia azzurra, il 18 maggio 1952 a Firenze contro l’Inghilterra (1-1). È morto a Vercelli il 3 ottobre 1996.
Londra, Piccadilly, 1950
LONDRA, PICCADILLY, 1950 (Agenzia Farabola). Fotografia stampata dal negativo originale, in bianco e nero, su carta glicée fineart Hahnemüle Baryta Satin 300 gr. Edizione limitata e numerata con certificato di autenticità. LONDRA (INGHILTERRA), 26 GIUGNO 1950. L’ambasciatore dell’ Eire John Dulanty su carrozza trainata da cavalli, passando per Piccadilly si reca a Buckingham Palace in visita alla regina.
Pelè e Facchetti, 1963
PELè E FACCHETTI, 1963 (Agenzia Farabola). Fotografia stampata dal negativo originale, in bianco e nero, su carta glicée fineart Hahnemüle Baryta Satin 300 gr. Edizione limitata e numerata con certificato di autenticità. MILANO, 12 MAGGIO 1963. Partita amichevole Italia - Brasile (3-0). Nella foto: Pelé (Brasile) e Giacinto Facchetti (Italia) si stringono la mano.
Moulin Rouge, Parigi, 1925
MOULIN ROUGE, PARIGI, 1925 (Agenzia Farabola). Fotografia stampata dal negativo originale, in bianco e nero, su carta glicée fineart Hahnemüle Baryta Satin 300 gr. Edizione limitata e numerata con certificato di autenticità. PARIGI (FRANCIA), 1925. Il Moulin Rouge, uno fra i più noti Tabarins del mondo, come appariva nel 1925. Costruito nel 1889 a Pigalle, nei pressi di Montmartre, dal pittoresco impresario Charles Zidler, il Moulin Rouge conobbe un rapido successo col French Cancan della sua prima étoile, Louise Weber detta La Goulue (la golosa), immortalato dal pittore Toulouse-Lautrec. Dopo il 1903 vi si produssero tutte le vedettes francesi, da Mistinguett a Chevalier. Trasformato in sala cinematografica dopo l’avvento del film sonoro, vi fu ricostruita, sotto la sala del cinema, una sala da ballo che fino ad oggi si è dedicata al genere tradizionale del Moulin Rouge.
Alain Delon, 1967
ALAIN DELON SUL SET, 1967 (Agenzia Farabola). Fotografia stampata dal negativo originale, in bianco e nero, su carta glicée fineart Hahnemüle Baryta Satin 300 gr. Edizione limitata e numerata con certificato di autenticità. BERGAMO, 21 MARZO 1967. Film “Histoires extraordinaires” (Titolo italiano “Tre passi nel delirio”). Episodio “William Wilson” (1968) di Louis Malle. L’attore Alain Delon (Alain Fabien Maurice Marcel Delon) in una pausa durante la lavorazione del film sul set allestito in città alta.
Giorgio De Chirico, 1961
GIORGIO DE CHIRICO, 1961 (Agenzia Farabola). Fotografia stampata dal negativo originale, in bianco e nero, su carta glicée fineart Hahnemüle Baryta Satin 300 gr. Edizione limitata e numerata con certificato di autenticità. MILANO, 25 FEBBRAIO 1961. Il pittore Giorgio de Chirico. Nato a Volo (Grecia) il 10 luglio 1888, morto a Roma il 20 novembre 1978. Pittore. Incontrato nel 1915 Carlo Carrà, teorizzò una pittura iniziata a Parigi che chiamò metafisica (piazze deserte, architetture e statue classiche, manichini ecc.). Tra le sue opere “L’enigma dell’ora” (1912), la “Grande Torre” (1912), “Ettore e Andromaca” (1917).
Roma, Porta Portese, 1954
ROMA, PORTA PORTESE, 1954 (Agenzia Farabola). Fotografia stampata dal negativo originale, in bianco e nero, su carta glicée fineart Hahnemüle Baryta Satin 300 gr. Edizione limitata e numerata con certificato di autenticità. ROMA, FEBBRAIO 1954. il Mercato di Porta Portese. Nato intorno al 1945 come nuova sede della borsa nera che si teneva a Campo de’ Fiori, qui nel dopoguerra possono vendere, comprare e barattare gli oggetti più strani.
Giovanni Viola, 1956
GIOVANNI VIOLA, JUVENTUS, 1956 (Agenzia Farabola). Fotografia stampata dal negativo originale, in bianco e nero, su carta glicée fineart Hahnemüle Baryta Satin 300 gr. Edizione limitata e numerata con certificato di autenticità. TORINO, 8 OTTOBRE 1956. Campionato di Serie A 1956-57. Juventus, allenamenti. Il volo del portiere Giovanni Viola, 30 anni. Nato nel 1926 a San Benigno Canavese, a venti chilometri da Torino e cresciuto nel vivaio bianconero, ha iniziato in serie B a Carrara, in seguito a Como, infine in serie A nella Lucchese, per fare esperienza e maturare. A ventitre anni, è ritornato alla Juventus, quella che, nel 1950, avrebbe vinto il primo scudetto dopo il favoloso ed ormai remoto quinquennio d’oro. Il giovane Viola è un portiere atipico: è serio e gentile, con la faccia chiara, i capelli impomatati e pettinati lisci all’indietro che non si scomponevano neppure nelle fasi più concitate del gioco. Il suo stile è sobrio, essenziale, l’uomo è mite, capace di esibirsi in parate meravigliose.
Garrincha, 1964
GARRINCHA, 1964 (Agenzia Farabola). Fotografia stampata dal negativo originale, in bianco e nero, su carta glicée fineart Hahnemüle Baryta Satin 300 gr. Edizione limitata e numerata con certificato di autenticità. ILHA DO GOVERNADORD (BRASILE) DICEMBRE 1964. Garrincha (Manoel Francisco dos Santos) palleggia sulla spiaggia in compagnia dell’amante Elza Soares (Elza Soares da Conceicao), nota cantante di musica popolare brasiliana, per la quale ha lasciato la moglie. Il calciatore, considerato uno dei migliori di tutti i tempi, ha avuto una vita particolarmente movimentata, costellata da numerose relazioni e da problemi con l’alcol.
Gina Lollobrigida, 1965
GINA LOLLOBRIGIDA, 1965 (Agenzia Farabola). Fotografia stampata dal negativo originale, in bianco e nero, su carta glicée fineart Hahnemüle Baryta Satin 300 gr. Edizione limitata e numerata con certificato di autenticità. PARIGI (FRANCIA), 26 MARZO 1965. L’attrice Gina Lollobrigida con un’acconciatura realizzata dal coiffeur Alexandre de Paris.
I fratelli Mazzola, 1963
I FRATELLI MAZZOLA, 1963 (Agenzia Farabola). Fotografia stampata dal negativo originale, in bianco e nero, su carta glicée fineart Hahnemüle Baryta Satin 300 gr. Edizione limitata e numerata con certificato di autenticità. MILANO, 5 MARZO 1963. Il calciatore dell’Inter Sandro Mazzola, 21 anni, con il fratello Ferruccio, 18. Nato a Torino da Valentino Mazzola, leader della squadra granata destinata alla storia, Sandro Mazzola ha vissuto col padre, separato, facendo da mascotte nelle partite casalinghe. Quando l’aereo del Torino si è schiatato a Superga aveva appena sei anni, e si è ricongiunto alla madre, a Cassano d’Adda, e al più giovane fratello Ferruccio. I primi calci nella Milanesina, la squadra dell’oratorio, e l’interessamento di Benito Lorenzi, compagno di Nazionale del padre, che fece ingaggiare Sandrino e Ferruccio come mascotte dell’Inter tricolore di Foni, sono stati l’anticamera del provino per i colori nerazzurri. A 14 anni Sandrino è entrato a far parte della grande famiglia, ma a diciannove si è sentito snobbato dai tecnici ed è andato a Torino col patrigno, Piero Taggini, a chiedere invano un provino granata all’ex presidente Ferruccio Novo. Due mesi dopo, per protesta, Moratti mandava in campo la squadra ragazzi per la discussa ripetizione della partita con la Juventus, il 10 giugno 1961, concedendogli l’esordio, condito dall’unico gol (su rigore) dell’1-9 finale. Helenio Herrera ha poi messo gli occhi su di lui e lo ha convinto a cambiare ruolo: non più centrocampista di regia, ma interno di punta, a sfruttare le rasoiate del suo dribbling. Un’altra presenza nella stagione successiva, poi il lancio in prima squadra. Anche il fratello Ferruccio da quest’anno è passato dalle giovanili alla prima squadra.
Roma, via Margutta, 1954
ROMA, VIA MARGUTTA, 1954 (Agenzia Farabola). Fotografia stampata dal negativo originale, in bianco e nero, su carta glicée fineart Hahnemüle Baryta Satin 300 gr. Edizione limitata e numerata con certificato di autenticità. ROMA, 30 OTTOBRE 1954. Ottobrata Marguttiana, mercatino di opere d’arte in via Margutta. La strada è diventata molto nota dopo il film “Vacanze romane” con Gregory Peck e Audrey Hepburn. Qui vivono personaggi famosi, tra cui il regista Federico Fellini, le attrici Giulietta Masina ed Anna Magnani, il pittore Giorgio de Chirico e la pittrice Novella Parigini.
Il Brasile campione del mondo, 1958
IL BRASILE CAMPIONE DEL MONDO, 1958 (Agenzia Farabola). Fotografia stampata dal negativo originale, in bianco e nero, su carta glicée fineart Hahnemüle Baryta Satin 300 gr. Edizione limitata e numerata con certificato di autenticità. SOLNA (SVEZIA), 29 GIUGNO 1958. Campionato mondiale di calcio Svezia, 1958. Partita Svezia - Brasile (2-5) - Finale. Nella foto: i calciatori del Brasile (da sinistra) Didi (Valdir Pereira), Pelé (Edson Arantes do Nascimento), Gilmar (Gylmar dos Santos Neves) e Orlando (Orlando Pecanha) si abbracciano dopo la vittoria.
Stadio dei Marmi, Roma, 1953
STADIO DEI MARMI, ROMA, 1953 (Agenzia Farabola). Fotografia stampata dal negativo originale, in bianco e nero, su carta glicée fineart Hahnemüle Baryta Satin 300 gr. Edizione limitata e numerata con certificato di autenticità. ROMA, 14 GENNAIO 1953. La statua dell’arciere allo Stadio dei Marmi. Lo stadio, progettato nel 1928 da Enrico Del Debbio insieme al primo piano generale dell’allora Foro Mussolini, venne portato a termine e inaugurato nel 1932. Sorge all’interno del Foro Italico e nasce come estensione dell’Accademia fascista maschile di educazione fisica per gli allenamenti quotidiani degli allievi. Sulle gradinate furono poste 60 statue (in realtà 64) raffiguranti le diverse attività sportive. Le statue furono offerte dalle province d’Italia: ad esempio, la statua dedicata al lancio del giavellotto, scolpita da Aldo Buttini, fu donata dalla provincia di Perugia, mentre quella dedicata al pugilato si deve alla provincia di Ascoli Piceno. La statua dell’arciere, in foto, è opera invece di Aroldo Bellini che la realizzò nel 1932.
José Altafini esulta, 1962
JOSE' ALTAFINI, AC MILAN, 1962 (Agenzia Farabola). Fotografia stampata dal negativo originale, in bianco e nero, su carta glicée fineart Hahnemüle Baryta Satin 300 gr. Edizione limitata e numerata con certificato di autenticità. MILANO (STADIO SAN SIRO), 8 aprile 1962. Campionato di calcio Serie A 1961 / 1962 (33° giornata). Milan-Torino 4-2. Il Milan si aggiudica l’ 8° scudetto. L’esultanza di Josè Altafini (Milan) dopo il gol.
Il set di Rocco e i suoi fratelli, 1960
ROCCO E I SUOI FRATELLI, SET, 1960 (Agenzia Farabola). Fotografia stampata dal negativo originale, in bianco e nero, su carta glicée fineart Hahnemüle Baryta Satin 300 gr. Edizione limitata e numerata con certificato di autenticità. MILANO, 26 FEBBRIO 1960. Film “Rocco e i suoi fratelli” di Luchino Visconti. Gli attori Renato Salvatori, Alain Delon (Alain Fabien Maurice Marcel Delon) e Claudia Cardinale (Claude Joséphine Rose Cardinale) in una pausa durante la lavorazione del film.
Vigili urbani in piazza Venezia, Roma, 1933
VIGILI URBANI IN PIAZZA VENEZIA, ROMA, 1933 (Adolfo Porry Pastorel, Agenzia Farabola). Fotografia stampata dal negativo originale, in bianco e nero, su carta glicée fineart Hahnemüle Baryta Satin 300 gr. Edizione limitata e numerata con certificato di autenticità. ROMA, 1 GENNAIO 1933. Strenna di Capodanno di un automobilista a uno dei Vigili urbani che dirigono il traffico nel centro della città, in piazza Venezia.
Partenza della Mille Miglia, 1951
MILLE MIGLIA, 1951 (Agenzia Farabola). Fotografia stampata dal negativo originale, in bianco e nero, su carta glicée fineart Hahnemüle Baryta Satin 300 gr. Edizione limitata e numerata con certificato di autenticità. BRESCIA, 28 APRILE 1951. XVIII MILLE MIGLIA. Nella foto: la Ferrari 212 Export Berlinetta Fontana (n. 410) di Giannino Marzotto e Marco Crosara, la Giaur (n. 033) di Laureati e Celani, la Fiat (n. 152) di Laureati e Troiani alla partenza.
Gregory Peck a Roma, 1959
GREGORY PECK A ROMA, 1959 (Agenzia Farabola). Fotografia stampata dal negativo originale, in bianco e nero, su carta glicée fineart Hahnemüle Baryta Satin 300 gr. Edizione limitata e numerata con certificato di autenticità. ROMA, 12 DICEMBRE 1959. L’attore Gregory Peck (Eldred Gregory Peck) sui tetti di Roma. Gregory Peck è giunto a Roma all’aeroporto di Ciampino, da Parigi, assieme alla moglie. Egli si tratterrà alcuni giorni a Roma, dopo di che si recherà a Mosca per presenziare alla prima del suo film “L’ultima spiaggia”, che sarà proiettato in contemporanea nelle principali capitali europee.
Seggiolai in piazza di Pietra a Roma, 1931
SEGGIOLAI IN PIAZZA DI PIETRA, ROMA 1931 (Agenzia Farabola). Fotografia stampata dal negativo originale, in bianco e nero, su carta glicée fineart Hahnemüle Baryta Satin 300 gr. Edizione limitata e numerata con certificato di autenticità. ROMA, 15 DICEMBRE 1931. Seggiolai in bicicletta in Piazza di Pietra, dinanzi al Tempio di Nettuno o di Adriano.
José Altafini, Ac Milan, 1959
JOSé ALTAFINI, AC MILAN, 1959 (Agenzia Farabola). Fotografia stampata dal negativo originale, in bianco e nero, su carta glicée fineart Hahnemüle Baryta Satin 300 gr. Edizione limitata e numerata con certificato di autenticità. MILANO, 7 APRILE 1959. Il calciatore del Milan José Altafini. Nato a Piracicaba (Brasile), il 24 luglio 1938, con la nazionale brasiliana vinse i Mondiali del 1958. Col Milan vinse due scudetti (1959, 1962) e una Coppa dei Campioni (1963, la prima vinta da una squadra italiana, fu capocannoniere del torneo e segnò una doppietta pure in finale, 2-1 a Wembley contro il Benfica), con la Juve due scudetti (1973, 1975), giocò anche nel Napoli. Sei presenze e cinque gol con la Nazionale italiana (Mondiali del 1962 compresi). Fu 11° nella classifica del Pallone d’Oro 1963 (16° nel 1964, 15° nel 1974). Fino al record di Francesco Totti, era il calciatore vivente ad aver segnato più gol in serie A. Diche che la partita più bella della sua carriera fu «un Palmeiras-Santos del 1957. Io nel Palmeiras, Pelé nel Santos. Cito a memoria: 5-1 per loro, rimontissima, 6-5 per noi a dieci minuti dal termine. Risultato finale: 7-6 per il Santos. La gente impazzì, letteralmente. Pelé segnò tre gol, il sottoscritto pure. O forse due: boh...». A fine carriera spesso decisivo partendo dalla panchina, tanto che un giocatore usato in quel modo viene oggi definito “alla Altafini”. Grande scandalo negli anni Sessanta, quando si innamorò, e poi sposò nel maggio 1973, Annamaria Galli, moglie del calciatore e compagno di squadra Paolo Barison.
Modelle, 1957
GRUPPO DI MODELLE, 1957 (Agenzia Farabola). Fotografia stampata dal negativo originale, in bianco e nero, su carta glicée fineart Hahnemüle Baryta Satin 300 gr. Edizione limitata e numerata con certificato di autenticità. SAINT-VINCENT (AOSTA), 16 FEBBRAIO 1957. Un gruppo di modelle al Concorso “Abito d’oro”. Di fronte a una giuria composta dall’attrice Eleonora Rossi Drago, dal sarto parigino Balmain, da un antiquario e da tre giornalisti, ventisette modelle hanno sfilato a Saint Vincent per l’assegnazione del premio. Dopo una difficile selezione tra le partecipanti, l’ambito Oscar della moda è stato aggiudicato all’indossatrice romana Maby Casadei, una ragazza alta e bionda di circa 26 anni che esercita la professione da dieci.
Gassman e Sordi sul set de "La Grande Guerra", 1959
VITTORIO GASSMAN E ALBERTO SORDI, LA GRANDE GUERRA, 1959 (Agenzia Farabola). Fotografia stampata dal negativo originale, in bianco e nero, su carta glicée fineart Hahnemüle Baryta Satin 300 gr. Edizione limitata e numerata con certificato di autenticità. VENZONE (UDINE), 14 GIUGNO 1959. Gli attori Vittorio Gassman (Vittorio Gassmann) e Alberto Sordi in una pausa durante la lavorazione del film “La Grande Guerra” di Mario Monicelli.
Adriano Celentano, 1960
ADRIANO CELENTANO, 1960 (Agenzia Farabola). Fotografia stampata dal negativo originale, in bianco e nero, su carta glicée fineart Hahnemüle Baryta Satin 300 gr. Edizione limitata e numerata con certificato di autenticità. MILANO, 1960. Adriano Celentano, 22 anni. Il cantante ha raggiunto il successo lo scorso anno con “Il tuo bacio è come un rock”, primo posto al Festival di Ancona. Nella prima settimana il disco ha venduto 300mila copie. Nato a Milano da una coppia di pugliesi emigrati al Nord per lavoro, Celentano è stato chiamato così in memoria di una sorella, Adriana, morta di leucemia quattro anni prima. Studente indisciplinato, ha abbandonato la scuola alla morte del padre, nel 1951, per cimentarsi in una serie di lavori manuali, fino a farsi assumere come aiutante da un orologiaio di via Correnti. Proprio in quella bottega è avvenuta la folgorazione, grazie a un disco americano portato da un amico: «Avevo la testa china sull’orologio, lui ha messo a volume alto, guarda caso si chiamava “L’orologio matto”, e sono rimasto folgorato. Ho smesso di girare il cacciavite, alla fine ho tolto la lente, ero senza parole. […] L’amico mi ha lasciato il disco, io ero come in trance, lo ascoltavo in continuazione, e ho sentito la necessità di impararlo a memoria e cantarlo, era come una malattia, una droga. […] Alla fine l’avevo imparata talmente bene che gli americani pensavano che sapessi l’inglese, invece non lo so neanche ora. Gli amici della via Gluck per prendermi in giro, una volta che eravamo in un posto che si chiamava la Filocantanti, dissero che c’era un amico che conosceva il rock’n’roll, praticamente mi hanno sbattuto sul palco. […] L’ho cantata dall’inizio alla fine. Da quel momento la mia vita è cambiata: prima dovevo fare fatica per ballare con le ragazze, poi vennero loro a chiedermi di ballare». Nel 1956 il debutto ufficiale, all’Ancora, insieme al suo primo gruppo, i Rock Boys. Poco dopo, il passaggio a un locale molto più noto, il Santa Tecla, e il 18 maggio 1957, al Palazzo di Ghiaccio, una memorabile esibizione con il brano “Ciao ti dirò” al I Festival del Rock and Roll e Dance Jazz, che gli procurò il primo contratto discografico e le prime stroncature.
Orfani di guerra, 1939
ORFANI DI CADUTI NELLA GUERRA DI SPAGNA, 1939 (Adolfo Porry Pastorel, Agenzia Farabola). Fotografia stampata dal negativo originale, in bianco e nero, su carta glicée fineart Hahnemüle Baryta Satin 300 gr. Edizione limitata e numerata con certificato di autenticità. ROMA, 28 GENNAIO 1939. Figli di caduti italiani nella Guerra di Spagna fotografati nella sede dell’Istituto Orfani Combattenti in cui sono accolti ed educati.
Gianni Rivera, 1964
GIANNI RIVERA, 1964 (Agenzia Farabola). Fotografia stampata dal negativo originale, in bianco e nero, su carta glicée fineart Hahnemüle Baryta Satin 300 gr. Edizione limitata e numerata con certificato di autenticità. MILANO, STADIO SAN SIRO, 17 MAGGIO 1964. Milan-Fiorentina. Gianni Rivera durante un’azione. La partita finirà 2 a 1 per il Milan, con gol di Mora (2, di cui uno su rigore) e Seminario per i viola.
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